Il 20 maggio, il mondo dirige la sua attenzione verso un tema cruciale: la vita degli insetti impollinatori, sempre più in pericolo. Questa data è riservata alla sensibilizzazione sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che li affliggono e sul loro ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile. Questi piccoli ma vitali esseri contribuiscono in modo significativo a risolvere le sfide globali legate all’approvvigionamento alimentare e alla lotta contro la fame nei paesi in via di sviluppo.
Il tema scelto per la giornata del 2024 è “Bee engaged with youth”. Questa frase sottolinea l’importanza di coinvolgere i giovani nella salvaguardia dell’apicoltura e degli impollinatori. I giovani sono riconosciuti come i futuri custodi del nostro ambiente, pertanto è essenziale educarli e incoraggiarli a prendersi cura di questi preziosi alleati della natura.
Preservare gli impollinatori, il ruolo della giornata mondiale delle api
Il 20 dicembre 2017, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che ha istituito il 20 maggio di ogni anno come la Giornata Mondiale delle Api. Questa data commemorativa è stata scelta in onore di Anton Janša, un apicoltore sloveno considerato un pioniere nel campo dell’apicoltura.
Anton Janša non solo era un apicoltore, ma anche un talentuoso pittore. Tuttavia, fu nel 1769 che decise di dedicarsi completamente alle api. Possedeva più di 100 arnie nella sua casa e il suo impegno nei confronti delle api era straordinario.
Successivamente, trasferitosi in Austria, Janša divenne il primo professore di apicoltura delle terre austriache e ottenne un posto alla corte imperiale. La sua conoscenza e dedizione lo resero una figura di grande rilevanza nell’ambiente apistico dell’epoca.
Quando Janša morì, l’imperatrice Maria Teresa emanò un editto che obbligava tutti gli apicoltori a seguire le indicazioni contenute nelle opere dello studioso. Una delle sue intuizioni più importanti fu quella secondo cui i fuchi erano gli insetti che fecondavano l’ape regina, smentendo così l’errata convinzione diffusa all’epoca che fossero semplici portatori d’acqua dell’alveare. Grazie alle sue scoperte e alla sua dedizione, Anton Janša ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’apicoltura, e la sua memoria viene onorata ogni anno durante la Giornata Mondiale delle Api.
Preservare gli impollinatori, il ruolo della giornata mondiale delle api
Gli impollinatori sono insetti che, mentre visitano i fiori alla ricerca di nettare e polline, diventano involontari portatori di polline, una sorta di gameti maschili contenuti nelle antere, parte fertile degli organi sessuali maschili di un fiore. Successivamente, quando essi visitano i fiori di altre piante, trasferiscono il polline attraverso il loro corpo sullo stigma, la parte più esterna del pistillo, che rappresenta la parte femminile del fiore. Questo processo consente al polline di raggiungere l’ovario e di conseguenza, favorisce la fecondazione e la riproduzione della pianta.
L’impollinazione è un processo di vitale importanza per la sopravvivenza dei nostri ecosistemi. Quasi il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche del mondo dipendono, interamente o in parte, dall’impollinazione animale, così come oltre il 75% delle colture alimentari mondiali e il 35% dei terreni agricoli globali. Gli impollinatori non solo contribuiscono direttamente alla sicurezza alimentare, ma sono anche essenziali per conservare la biodiversità.
Oltre 20.000 specie di insetti impollinatori svolgono un ruolo vitale per l’umanità, fornendo un servizio assolutamente indispensabile. Il valore economico associato alla loro attività è stimato oltre i 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. Tra api, vespe, farfalle, falene e coleotteri, questi insetti sono fondamentali per mantenere l’equilibrio naturale sulla Terra.
Tuttavia, più del 40% di queste preziose specie è minacciato di estinzione a livello globale, soprattutto le api selvatiche e le farfalle. Studi recenti hanno evidenziato un preoccupante declino nel loro numero. Nel Regno Unito, un’analisi dei parabrezza delle auto ha registrato un calo del 60% nel numero di insetti alati dal 2004. In Germania, l’abbondanza degli insetti è diminuita del 78% tra il 2008 e il 2017. A livello mondiale, il Living Planet Index relativo alle farfalle ha mostrato un calo medio del 49% nell’abbondanza delle popolazioni monitorate dal 1990 al 2017.
Per affrontare concretamente questo drammatico declino, il WWF ha avviato il progetto “Diamo una casa alle api”. L’obiettivo principale è sensibilizzare le persone sull’importanza degli impollinatori e sul loro valore per il nostro capitale naturale, che va dalla produzione di cibo al sostegno delle economie locali. Il progetto si propone anche di attuare azioni tangibili, come la creazione e la gestione di aree specifiche in 20 Oasi WWF sparse su tutto il territorio nazionale, per favorire la sopravvivenza di questi esseri vitali.
Le Oasi sono distribuite in diverse regioni italiane, tra cui Valmanera in Piemonte, Angitola in Calabria, Ghirardi in Emilia, Serranella in Abruzzo, Valpredina in Lombardia e Torre Salsa in Sicilia. Ogni area protetta è stata arricchita con piante nettarifere e pollinifere per fornire cibo agli impollinatori, oltre alla costruzione di Bee Hotel, rifugi appositamente progettati per ospitare api e altri insetti, sia individualmente che in colonie.
Inoltre, sono stati installati cartelli illustrativi per sensibilizzare i visitatori sull’importanza di proteggere queste specie.
Tuttavia, queste misure non sono sufficienti da sole.
È essenziale vietare l’uso dei pesticidi più dannosi per gli insetti impollinatori, promuovere la biodiversità negli ambienti agricoli e contrastare attivamente il cambiamento climatico. Solo attraverso un approccio integrato e un impegno collettivo possiamo sperare di proteggere e preservare gli impollinatori e il loro prezioso contributo all’ecosistema.
Genesi Life si impegna attivamente nella salvaguardia della biodiversità attraverso le piantagioni di bambù. Tuttavia, non ci fermiamo qui. Abbiamo scelto consapevolmente di adottare il sistema dei carbon credits per promuovere un’economia a basse emissioni di carbonio. Il nostro obiettivo è una transizione verso un’economia low carbon oggi e verso il net-zero per il futuro.
I carbon credits non sono solo uno strumento per gestire e rispettare i criteri ESG che definiscono la sostenibilità aziendale, ma hanno anche un impatto significativo in termini di valore ambientale e sociale. Dal punto di vista ambientale, contribuiscono alla compensazione delle emissioni di gas serra, mentre dal punto di vista sociale, sostengono progetti che coinvolgono comunità locali, creando opportunità lavorative e migliorando le loro condizioni di vita.
I Carbon Credits rappresentano molto più di una semplice strategia di compensazione delle emissioni; sono un modo tangibile per fare la differenza nell’ambiente e nelle vite delle persone coinvolte.
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