Il 15 maggio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale delle Famiglie, istituita nel 1993 dalle Nazioni Unite. È un giorno dedicato a capire meglio come le famiglie influenzino il mondo, includendo la società, l’economia e la demografia.
Quest’anno, il tema è “Le generazioni si raccontano”, per un’occasione di confronto e di dialogo in un atteggiamento di ascolto e di ricerca comune.
Nella Giornata delle Famiglie riflettiamo sugli investimenti migliori
In Italia, nel 2023, sono nati circa sei bambini ogni mille persone. Secondo i dati dell’Istat, ci sono state 379.000 nascite, con un tasso di natalità del 6,4 per mille, leggermente inferiore al 6,7 per mille del 2022. Ogni donna ha avuto in media 1,20 figli nel 2023, vicino al minimo storico del 1995 di 1,19 figli.
Il Trentino-Alto Adige ha la più alta media di figli per donna, con 1,42, anche se è diminuita rispetto al 2022. Sicilia e Campania seguono con 1,32 e 1,29 figli per donna, rispettivamente. La Sardegna ha la fecondità più bassa, con solo 0,91 figli per donna nel 2023, seguita da Basilicata e Molise.
Le nascite sono diminuite del 3,6% rispetto al 2022 e del 34,2% rispetto al 2008. Questa diminuzione riguarda sia i neonati italiani che stranieri. L’età media della madre al primo figlio è salita a 32,5 anni nel 2023, con valori più alti nel Nord e nel Centro rispetto al Sud.
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Nel 2023, secondo l’Istat, l’8,5% delle famiglie italiane era in povertà assoluta, pari a 5,7 milioni di persone, leggermente in crescita rispetto all’8,3% del 2022. Circa il 14% dei minori apparteneva a famiglie povere, il dato più alto degli ultimi dieci anni. Le famiglie in povertà assoluta non possono permettersi le spese essenziali per una vita dignitosa. Questa situazione è peggiorata soprattutto per le famiglie con un solo lavoratore dipendente, che hanno visto aumentare la percentuale di povertà al 9,1%.
Nel Nord, l’8,0% delle famiglie era in povertà assoluta nel 2023, con un aumento di quasi 136.000 persone in difficoltà economica. Anche la povertà individuale è cresciuta, passando dall’8,5% al 9%. Nel Mezzogiorno, la situazione è più grave, con il 10,3% delle famiglie in povertà assoluta e il 12,1% degli individui in difficoltà economica. I livelli di povertà sono rimasti stabili tra i giovani adulti (18-34 anni) e gli anziani, che rimangono la fascia di popolazione meno colpita dalla povertà economica.
Una delle principali ragioni dell’aumento (anche se lieve) della povertà rispetto al 2022 è stata l’alta inflazione, che ha fatto aumentare le spese delle famiglie. Nel 2023, la spesa media mensile delle famiglie italiane è stata di 2.728 euro, in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente, quando l’inflazione aveva già avuto un impatto. Tuttavia, questo aumento è stato dovuto principalmente all’aumento dei prezzi, perché in termini reali – cioè al netto dell’inflazione – la spesa media è diminuita dell’1,8%.
L’incremento è stato più marcato nel Mezzogiorno (+14,3%) e nel Centro (+11,4%), mentre nel Nord è stato del 4,5%, inferiore alla media nazionale. Il Codacons ha commentato i dati Istat dicendo che “gli italiani hanno speso di più per comprare meno, a causa dell’alto costo della vita nel nostro Paese”.
A causa dell’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione, ma anche all’aumento dei tassi di interesse, il saldo totale dei depositi bancari delle famiglie e delle imprese è diminuito di 152 miliardi di euro nell’ultimo anno, passando da 1.452 miliardi a 1.300 miliardi, con una riduzione del 10,5%. L’inflazione è stata causata principalmente dai costi energetici elevati e dalla speculazione delle aziende che hanno aumentato ingiustificatamente i prezzi, approfittando delle condizioni internazionali sfavorevoli.
La famiglia è la prima comunità in cui ci si forma come individui. È antica quanto l’uomo stesso e gioca un ruolo fondamentale nella nostra società, esistendo prima ancora dello Stato. Qui nascono i primi legami affettivi, si imparano valori e regole sociali e si sviluppano abilità di comunicazione. È un luogo sicuro in cui crescere e scoprire chi si è. Le relazioni familiari insegnano empatia e come risolvere i conflitti. La famiglia offre supporto emotivo, aiuto finanziario e assistenza pratica. Trasmette anche valori culturali e tradizioni da una generazione all’altra, ed è il fondamento su cui si basano le relazioni umane e la società nel suo insieme.
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