Il 28 aprile è il Save the Frog Day, dedicato alla salvaguardia delle rane. Questa giornata è stata istituita nel 2009 e da allora ha visto una crescita esponenziale, coinvolgendo oltre 1.500 eventi in più di 58 Paesi nel mondo. L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare ed educare il pubblico sulla conservazione degli anfibi, che sono minacciati di estinzione.
Save the Frog Day: niente baci regali, per favore… a rischio la vita del ranocchio
Gli anfibi, con oltre 8.000 specie conosciute, rappresentano un gruppo unico di vertebrati con una storia biologica ed evolutiva straordinaria. Purtroppo, sono anche tra gli animali più minacciati di estinzione, con un declino che ha dimensioni enormi e globali.
Rane, rospi, salamandre e altri anfibi popolano il nostro Pianeta da oltre 300 milioni di anni, ma solo negli ultimi due decenni si è assistito a un preoccupante numero di estinzioni. Circa 170 specie sono scomparse recentemente, e più del 43% delle loro popolazioni globali sono in costante declino.
Secondo l’IUCN, oltre il 41% delle specie valutate è a rischio, e questa tendenza è destinata a peggiorare. Nonostante la loro importanza, la maggior parte degli anfibi sono animali piccoli ed elusivi, spesso trascurati da noi umani. Tuttavia, hanno avuto un impatto significativo sulla nostra società e sugli ecosistemi del Pianeta.
Hanno contribuito notevolmente alla medicina, sono parte integrante degli ecosistemi e svolgono ruoli chiave nelle catene alimentari. Sono anche indicatori biologici cruciali per valutare la salute di fiumi, laghi e zone umide, e hanno un valore sociale e culturale prezioso per molte comunità in tutto il mondo.
Save the Frog Day: niente baci regali, per favore… a rischio la vita del ranocchio
Le rane, spesso presenti nell’immaginario fiabesco per il loro potere di trasformazione, sono essenziali per la salvaguardia della biodiversità. Tuttavia, sono minacciate da diversi fattori come la scarsità d’acqua, l’inquinamento, l’uso di pesticidi, i cambiamenti climatici, l’invasione di specie aliene e la perdita di habitat.
Infatti queste creature sono spesso concentrate nelle foreste tropicali ed equatoriali, che stiamo eliminando a un ritmo insostenibile. Ad aggravare la situazione vi sono appunto l’inquinamento e la cattiva gestione dei corpi d’acqua.
Le rane, possiamo dire riepilogando che sono minacciate da:
Tutti questi fattori stanno accelerando il loro declino in tutto il mondo. Attualmente, si stima che ci siano 914 specie di rane a rischio di estinzione, mentre sappiamo che almeno 200 specie si sono già estinte a partire dagli anni Settanta.
Negli ultimi anni, si sono aggiunti seri fattori di minaccia per le popolazioni di anfibi. Uno di questi è una malattia emergente chiamata chitridiomicosi. Causata da un fungo, il Batrachochytrium dendrobatidis, questa malattia compromette la respirazione cutanea e provoca problemi neurologici. Questo patogeno sta spingendo sull’orlo dell’estinzione centinaia di specie di anfibi in tutto il mondo, causando una perdita di biodiversità senza precedenti.
Proteggere le rane significa preservare un importante membro dell’ecosistema che contribuisce alla biodiversità. Questi anfibi svolgono un ruolo cruciale nel mantenere pulita l’acqua dalle alghe e nel controllare la popolazione di insetti. Inoltre, sono una fonte alimentare per molti altri animali nella catena alimentare. Da non sottovalutare il fatto che gli anfibi sono eccellenti indicatori biologici: le loro pelli altamente permeabili assorbono le sostanze chimiche presenti nell’ambiente, rendendoli sensibili agli squilibri ecologici. Se vivono in ambienti fortemente inquinati, è difficile che possano sopravvivere.
La conservazione degli anfibi richiede un forte impegno globale a livello politico e istituzionale. Tuttavia, tutti possiamo fare la nostra parte per fermare il loro declino. Intanto, molto semplicemente, togliendo dalla strada e depositando in un prato o in campo le rane che saltano fuori dopo una pioggia intensa, mettendosi in pericolo.
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