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La Giornata Mondiale del Riciclo è un’iniziativa voluta per aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo al cambiamento necessario affinché il mondo possa riciclare in modo più efficace, a beneficio del Pianeta.
L’evento è stato lanciato il 18 marzo 2018 dal Bureau of International Recycling e, giunto alla sesta edizione nel 2023, ha come obiettivo l’unione del mondo in un approccio globale al riciclaggio. L’iniziativa invita i leader mondiali, le imprese internazionali, le comunità e gli individui a impegnarsi chiaramente nel loro approccio al riciclaggio.
Economia circolare in primo piano nella giornata mondiale del riciclo

Economia circolare in primo piano nella giornata mondiale del riciclo

Giornata mondiale del riciclo e le buone pratiche da tenere a mente

Le buone pratiche sono un obiettivo possibile grazie all’impegno di istituzioni e governi, ma per raggiungerlo sono indispensabili anche le buone pratiche sostenibili che fanno parte della nostra quotidianità.  Tra queste, la raccolta differenziata spicca senza dubbio, alla quale gli italiani hanno dimostrato di guardare con rinnovata responsabilità e attenzione.
Secondo un recente studio Astra Ricerche, per 9 italiani su 10 la raccolta differenziata di carta e cartone è un’abitudine quotidiana irrinunciabile, che si è ulteriormente consolidata durante la pandemia. Questo risultato si innesta in un sistema già ampiamente efficiente, che vede l’Italia ai primi posti in Europa con un tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone che nel 2019 si è attestato all’81% – ben oltre gli obiettivi di riciclo previsti al 2025 (75%) e vicino all’85% fissato dall’UE per il 2030 – e la raccolta differenziata urbana di carta e cartone che ha raggiunto i 3,5 milioni di tonnellate.

Anche se si chiama carta, non è detto che vada nella carta!

Molto spesso, anche se viene chiamata carta, non deve essere raccolta nei contenitori per la carta: parliamo della carta oleata, la carta stagnola, ad esempio, che non possono essere gettate insieme a carta e cartone e neppure i fazzoletti di carta, anche se puliti, in quanto la loro caratteristica anti spappolo li rende difficili da trattare.
Il sacchetto in cui tenete la carta, inoltre, se è di plastica, ovviamente non va con la carta!
Gli scontrini? Neppure, sono fatti con carte termiche e generano problemi nel riciclo.
Pacchi e cartoni, anche se puliti e di carta, devono essere ripuliti da scotch e parti metalliche.
Vuoi fare un ulteriore passo? Appiattisci scatole e scatoloni, per ridurne il volume!

Perché riciclare

Economia circolare in primo piano nella giornata mondiale del riciclo

Il riciclo è un’azione fondamentale per evitare l’inquinamento e l’effetto serra e aiutare il nostro Pianeta a vivere più sano e a lungo per il bene di tutti. 
Ogni anno, la Terra produce miliardi di tonnellate di risorse naturali che, tuttavia, sembrano non bastare più poiché la richiesta mondiale di utilizzo di queste risorse è sempre maggiore e piano piano si stanno esaurendo. Il riciclo non solo permette di risparmiare risorse naturali, ma permette anche di ridurre l’inquinamento causato dai rifiuti, riducendo le sostanze chimiche nocive e i gas rilasciati dai rifiuti, che sono una delle cause dell’effetto serra, e di utilizzare meno energia. Infatti, il riciclo permette di risparmiare energia rispetto alla produzione da zero e in questo modo si può ridurre l’emissione di anidride carbonica necessaria per la produzione di energia. Il riciclo è quindi parte integrante del ciclo del cambiamento climatico e può contribuire a promuovere e proteggere la sostenibilità globale.
Si calcola che il riciclo dovrebbe consentire di risparmiare oltre un miliardo di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2030.

La conoscenza è alla base di un buon riciclo

Se si osservano attentamente le confezioni e gli imballaggi di prodotti come integratori alimentari o cosmetici, è facile notare una serie di simboli finalizzati ad agevolare il consumatore circa le modalità d’uso e consumo del prodotto. Tuttavia, spesso il consumatore non conosce questo tipo di simbologia “ambientale” e può dunque compiere gesti errati in fase di smaltimento. Per tale motivo, è importante imparare il reale significato che si nasconde dietro ad ogni simbolo. In questa guida cercheremo di fare chiarezza su tale argomento, così da consentire il rispetto delle norme ambientali in fase di raccolta differenziata e da aiutare il consumatore nella comprensione di ciò che sta acquistando. Innanzitutto, è importante sapere che la gestione degli imballaggi post-consumo è disciplinata a livello europeo. Sebbene non vi sia una codifica univoca per tutti i produttori all’interno dell’Unione europea, vi sono alcuni simboli che ricorrono molto spesso sulle confezioni.

I simboli del riciclo

Tidy Man – Uomo Pulito

Questo simbolo non rientra propriamente tra i simboli di riciclaggio, ma nasce al fine di incoraggiare il consumatore finale a non disperdere nell’ambiente il prodotto una volta utilizzato

Esagono (che può essere anche un cerchio o un triangolo)

Serve per indicare il materiale di cui è fatto il contenitore di alcuni prodotti.
Lo potete trovare con diverse sigle all’interno:
PET = Polietilene tereftalato; bottiglie d’acqua di plastica.
PE = Polietiliene; detersivi e barattolini dello yogurt.
PP = Polipropilene; si usa per le confezioni della pasta.
PS = Polistirolo; bicchieri e vaschette varie.
PVC = Polivinilcloruro; confezioni come quella del burro.
LDPE = Cloruro di polivinile; sacchetti per i surgelati.
PI = materiali di tipo diverso non separabili e quindi non riciclabili come i cartoni del latte o la carta dei salumi.
ACC = Acciaio.
VE = Vetro.
AL = Alluminio.
CA = Cartone.

Ciclo di Möbius – Simbolo internazionale del riciclaggio

Questo simbolo, raffigurato con tre frecce che si inseguono di colore nero o verde, indica che gli imballaggi o le confezioni utilizzati dal produttore sono stati realizzati con materiali riciclabili o riciclati (simbolo a destra). Nel secondo caso, il triangolo compare con una percentuale al suo interno, che sta ad indicare la quantità di materiale riciclato presente nel packaging o nell’imballaggio. Quando si incontra il simbolo del ciclo di Möbius, il consumatore deve prestare attenzione a gettare le confezioni negli appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici.

Green Dot – Punto Verde

Un cerchio composto da due frecce che si rincorrono e sta ad indicare che l’azienda produttrice aderisce ad un sistema di smaltimento degli imballaggi.
È un simbolo più diffuso nel nord Europa.

Marchio FSC – Forest Stewardship Council

Il marchio FSC, gestito da una ONG internazionale nata nel 1993, identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Marchio ECOLABEL

Questo simbolo indica il marchio di qualità ecologica dell’Unione europea. Dal 1992, l’Unione europea utilizza tale marchio per certificare quei prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita. 

Per maggiori informazioni e dettagli potete visitare il sito ISPRA: https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/ecolabel-ue

Genesi Life e il suo impegno per il Pianeta

Riciclare richiede sicuramente impegno e consapevolezza, ma la salute del Pianeta, e quindi la nostra, meritano uno sforzo e una presa di coscienza immediata.
Genesi Life opera da anni nella green economy, garantendo un guadagno ricorrente negli anni attraverso un progetto etico e sostenibile, nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura.
Chiedici come fare parte della rivoluzione green, assicurandoti un futuro più sicuro e in armonia con il Pianeta che ci ospita: https://www.genesilife.it/modulo-contatti/