La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

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Come ogni 3 marzo, oggi si celebra la Giornata Mondiale della Natura Selvatica, il World Wildlife Day.
La nascita risale al 2013 grazie all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Lo scopo era quello di per porre ulteriore attenzione sulla firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche a rischio di estinzione (CITES).


La CITES è stata redatta a seguito di una risoluzione adottata nel 1963 durante una riunione dei membri della IUCN. La convenzione è stata concordata in un incontro dei rappresentanti di 80 Paesi a Washington, il 3 marzo 1973, e il 1 luglio 1975 è entrata in vigore. 
Per far parte della CITES gli Stati aderiscono volontariamente.
L’obiettivo è quello di garantire che il commercio internazionale di esemplari di animali e piante selvatiche non metta in pericolo la loro sopravvivenza.
La CITES è stata pensata per fortificare lo spirito di cooperazione tra i paesi importatori ed esportatori, per proteggere le specie dal sovrasfruttamento.
La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

La Lista rossa per la Giornata Mondiale della Natura Selvatica

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) è stata fondata più di 60 anni fa.
Oggi conta oggi oltre 1000 membri tra stati, agenzie governative, agenzie non governative e organizzazioni internazionali.
In Italia ne fanno parte la Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente, le principali organizzazioni non governative per la protezione dell’ambiente, enti di ricerca e alcune aree protette.
Attiva da 50 anni, la Lista Rossa IUCN è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale.
Le valutazioni sono basate su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.
Queste categorie e criteri, applicabili a tutte le specie viventi a eccezione dei microorganismi, rappresentano lo standard mondiale per la valutazione del rischio di estinzione.


Sul sito dell’IUCN potete consultare l’elenco completo delle specie estinte, in pericolo, vulnerabili e quasi minacciate: http://www.iucn.it/categorie.php
Secondo i dati oltre 8.400 specie di fauna e flora selvatiche sono in pericolo di estinzione, mentre quasi 30.000 sono ritenute in pericolo o vulnerabili. Sulla base di queste stime, si suppone che le specie minacciate di estinzione siano oltre un milione.
L’inarrestabile perdita di specie, habitat ed ecosistemi minaccia anche tutta la vita sulla Terra, essere umano compreso. 
La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere nell’edizione 2022

Il tema del World Wildlife Day 2022 è “Recovering key species for ecosystem restoration” (recuperare le specie chiave per ripristinare gli ecosistemi)

Il messaggio è chiaro: agire subito, non aspettare, adesso è il momento giusto per farlo. Proteggere una foresta è la strada migliore per proteggere anche gli animali selvatici e provare a creare un mondo migliore.

Non è più possibile procrastinare: bisogna invertire il destino delle specie che maggiormente rischiano l’estinzione, agire affinché il loro habitat e gli ecosistemi vengano ripristinati. La divulgazione del concetto di vita sostenibile da parte dell’uomo come unica via possibile è una fase da non sottovalutare.

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

Oggi, in tutto il mondo, la fauna selvatica è in pericolo – ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres nel suo messaggio per la Giornata – Un quarto delle specie rischia l’estinzione, in gran parte perché abbiamo distrutto quasi la metà degli ecosistemi in cui vivono. 

La Giornata mondiale della fauna selvatica di quest’anno sottolinea l’importanza del Decennio delle Nazioni Unite sul ripristino degli ecosistemi (2021-2030). Gli ecosistemi sono sani solo quando le specie che vi sono ospitate prosperano. Se una sola specie chiave scompare, un intero ecosistema può iniziare a declinare e morire. Ecco perché le azioni a tutela delle singole specie devono andare di pari passo con il ripristino di interi ecosistemi. In questa Giornata mondiale della fauna selvatica – aggiunge – ricordiamo a noi stessi il nostro dovere di preservare e utilizzare in modo sostenibile la vasta varietà di vita sul Pianeta.

Promuoviamo un rapporto più attento, premuroso e sostenibile con la natura. Un mondo fiorente di biodiversità fornisce le basi di cui abbiamo bisogno per raggiungere i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile di un mondo di dignità e opportunità per tutte le persone su un pianeta sano”.

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica nel Decennio per il Ripristino Degli Ecosistemi

Ripristino dell’ecosistema significa favorire il recupero della situazione precedente, in caso di distruzione o degradazione. Ma non solo, anche preoccuparsi di conservare gli ecosistemi ancora intatti e in salute, caratterizzati da elevata biodiversità.


Nel definire il Decennio per il Ripristino Degli Ecosistemi, le Nazioni Unite hanno stilato un elenco di azioni da intraprendere per far parte della cosiddetta Generation Restoration:

  • Rafforzare un movimento globale
  • Investire nel ripristino
  • Impostare i giusti incentivi
  • Celebrare la leadership
  • Modificare comportamenti
  • Investire nella ricerca
  • Sviluppare i potenziali
  • Favorire la cultura del ripristino
  • Costruire la prossima generazione
  • Ascoltare e Imparare

Il fine è quello di potenziare in modo rilevante il ripristino degli ecosistemi degradati o distrutti come mezzo per combattere le crisi climatiche e migliorare la sicurezza alimentare, l‘approvvigionamento idrico e la biodiversità.
Tutto è collegato.
Parliamo dell’impoverimento dei terreni agricoli, ad esempio.
Monocolture intensive, sfruttamento eccessivo delle aree a pascolo, fertilizzanti e pesticidi, contaminazione da nitrati, rimozione degli alberi, queste sono alcune delle cause. 
La soluzione, come sempre, bisogna cercarla nella natura.
Il ripristino passa quindi attraverso l’uso di fertilizzanti e antiparassitari naturali, la rotazione delle colture, l’introduzione di una maggiore biodiversità agricola, la possibilità di far pascolare il bestiame dopo il raccolto.

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica e l’Agenda 2030

In occasione della Giornata mondiale il Segretariato della Cites ha sottolineato l’importanza di un uso sostenibile delle risorse naturali per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
In particolare l’Obiettivo 1 (Sconfiggere la povertà), l’Obiettivo 12 (Garantire modelli di consumo e produzione responsabili), l’Obiettivo 14 (Vita sott’acqua) e l’Obiettivo 15 (Vita sulla terra). 
I goals dell’Agenda 2030 sono 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).
169 sono i sotto-obiettivi che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico.
Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile quali l’affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l’anno 2030.

La Giornata Mondiale della Natura Selvatica torna per farci riflettere

Secondo la CITES la Terra ospita innumerevoli specie di fauna e flora, troppe per tentare persino di contarle. Questa ricca diversità, e i miliardi di anni durante i quali tutti i numerosissimi elementi hanno interagito, sono ciò che ha reso il nostro Pianeta abitabile per tutte le creature viventi, compresi gli esseri umani.
Non ci resta molto tempo per invertire la rotta: è urgente cambiare mentalità e di conseguenza modo di agire.

Genesi Life si occupa di eco-investimenti a rendita sostenuta legati al bambù gigante: una strada ecosostenibile con cui guadagnare rispettando il Pianeta. Chiedeteci ulteriori informazioni senza impegno: https://www.genesilife.it/modulo-contatti/