Oggi 17 gennaio 2022 è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

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Come da diversi anni a questa parte, il terzo lunedì di gennaio è noto come Blue Monday, il lunedì più triste dell’anno.
Perché questo nome? In inglese “to feel blue” indica il sentirsi giù di morale e depressi.
Tuttavia non possiamo dire che dietro questa giornata ci sia qualche fondamento scientifico, piuttosto una certa correlazione tra il periodo dell’anno e la condizione emotiva.
Oggi 17 gennaio 2022 è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

Oggi 17 gennaio 2022 è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

La nascita della giornata

Pare che un certo Cliff Arnall, docente universitario, abbia elaborato nel 2005 una sorta di “fomula” per calcolare il Blue Monday. Questa ricerca è stata fatta in seguito a una richiesta da parte di una compagnia di viaggi che voleva identificare il momento migliore per lanciare una campagna pubblicitaria. Questo perché quando si è col morale più basso si è più propensi a compensarsi, magari concedendosi un viaggio.
Dal calcolo del professore universitario alla viralità della notizia, il passo è stato breve.
Lo stesso Arnall chiarì più volte precisò che il suo fosse un semplice calcolo matematico. Tra i fattori di cui l’algoritmo sviluppato teneva conto uno risultò particolarmente rilevante dal punto di vista psicologico: il meteo.
Oggi 17 gennaio 2022 è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

Inverno e umore

Quanti di voi svegliandosi al mattino e scorgendo una giornata piovosa hanno voglia di girarsi dall’altra parte e tornare a dormire?
Praticamente tutti, vero?

Oggi 17 gennaio 2022 è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno

La consapevolezza che il meteo influenzi l’umore è radicata nella nostra cultura da sempre. Nei manuali di psichiatria, la meteoropatia prende addirittura il nome di Disturbo Affettivo Stagionale. Il SAD (Seasonal Affective Disorder) fu coniato nel 1984 da Norman Rosenthal, che ne formalizzò la descrizione per primo.
Possiamo dire che il tempo sì, può incidere sull’umore, ma non su quello di tutti e non su tutti allo stesso modo.
Tuttavia i soggetti più sensibili al meteo pare siano le donne e i bambini.
Potrebbe sembrare una dichiarazione antiquata, ma anche uno studio condotto dall’Università di Glasgow dimostrò che le donne sono maggiormente soggette a cambiamenti dell’umore, in particolar modo in inverno.
A quanto pare si tratterebbe di una componente genetica. I soggetti sensibili hanno un tasso di familiarità per depressione, disturbo bipolare e lo stesso SAD.
Come tutti sappiamo coloro che già soffrono di un disturbo dell’umore sono più vulnerabili ad alcuni fattori negativi della vita quotidiana, legati allo stress per esempio, alla crisi economica e altro ancora.

Luce e umore

Quando si dice “che bella giornata” solitamente fuori c’è una giornata luminosa, viceversa “che brutto tempo” è un’espressione riconducibile a un cielo coperto di nuvole.
Possiamo quindi dire che il tono dell’umore e la percezione di energia sono sicuramente influenzati dalla luminosità dell’ambiente in cui viviamo. Infatti se pensiamo alla stagione estiva, quando le giornate si allungano, ci sentiamo più attivi e riposati. Invece durante l’inverno la sensazione che spesso proviamo è quella di sonnolenza e pigrizia.

Le funzioni fisiologiche e comportamentali sono legate a un andamento ritmico costante. Questi sono i cicli:

  • Di un giorno (ritmi circadiani)
  • Minori di un giorno (ritmi ultradiani)
  • Maggiori di un giorno (ritmi infradiani)

Sembrerebbe proprio la luce il principale sincronizzatore dei ritmi circadiani, anche se l’essere umano è perfettamente capace di adattarsi agli ambienti più disparati.
Un’abitudine da non sottovalutare è quella di passare troppo tempo in spazi chiusi e climatizzati, cosa che alla lunga riduce la capacità dell’uomo di fronteggiare sbalzi di temperatura e cambiamenti meteo in generale.

Gennaio: il mese post festività

Oltre al meteo altre cose possono mettere a dura prova il nostro umore in questo periodo, attribuendo al Blue Monday tutti i mali…
Lo stress da festività natalizie, sul quale spesso si ironizza, può scatenare vere e proprie crisi di nervi, che si possono ripercuotere a lungo sul nostro sistema nervoso.

La natura viene in nostro aiuto

Come sempre l’energia positiva della natura anche in questo caso viene in nostro aiuto.
Ritagliarsi ogni giorno del tempo libero da trascorrere all’aperto, in mezzo alla natura, avrà sicuramente un effetto distensivo e rigenerante.


Il tempo all’aperto può essere un’occasione anche per fare attività fisica: una corsa, una pedalata o semplicemente una camminata a passo svelto.
Fare attività sportiva con qualsiasi condizione meteorologica favorisce infatti la resistenza ai cambiamenti atmosferici.
Inoltre rendere la propria casa luminosa e accogliente aiuterà a combattere il cattivo umore.
Anche abbinare una dieta sana, ridurre l’alcol, eliminare le sigarette e ritagliarsi un po’ di tempo per meditare e rilassarsi sono azioni quotidiane e semplici, che possono fare la differenza sull’umore.
Questo perché avere cura di noi stessi a 360° ci costringe ad avere attenzione verso i nostri bisogni, imparando prima di tutto ad ascoltarci.

Se volete progettare un futuro sereno, in armonia con la natura, chiedeteci di raccontarvi senza impegno il nostro progetto: www.genesilife.it

A questo punto possiamo dire semplicemente “Blue Monday… non ti temo!”