Giornata Mondiale della Scienza per la pace e lo sviluppo

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Nel 2001, l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha istituito la Giornata Internazionale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo.
La ricorrenza, celebrata il 10 novembre di ogni anno, intende dare risalto a tre aspetti fondamentali.
-il ruolo significativo della scienza nella società
-la necessità di coinvolgere un pubblico ampio nel dibattito sulle questioni scientifiche emergenti
-l’importanza e la rilevanza della scienza nella nostra vita quotidiana.
Giornata Mondiale della Scienza per la pace e lo sviluppo

Sostenibile come il bambù

La Giornata, come occasione di incontro tra la il mondo scientifico e la società, mira a informare i cittadini sugli sviluppi scientifici. Si tratta inoltre, di un’opportunità per mettere in risalto il ruolo degli scienziati nel far comprendere al meglio questo straordinario ma fragile Pianeta, che chiamiamo “casa”, e nel rendere le nostre società più sostenibili.
La sostenibilità è un tema molto caro a Genesi Life. Infatti abbiamo creato un’attività che potesse assicurare un guadagno, preservando la salute del nostro Pianeta, questo grazie al nostro amato bambù!
Giornata Mondiale della Scienza per la pace e lo sviluppo

Le origini

L’istituzione della Giornata è stato uno dei risultati della Conferenza Mondiale sulla Scienza, tenutasi a Budapest nel 1999. La ricorrenza intende riaffermare, di anno in anno, l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi. Tali obiettivi sono stati proclamati nella Dichiarazione sulla scienza e l’uso della conoscenza scientifica e a seguire le raccomandazioni dell’Agenda per la Scienza.
A partire dal giorno della sua istituzione, la Giornata ha promosso numerosi progetti, programmi concreti, e misure di sostegno finanziario per la scienza in tutto il mondo.
La ricorrenza ha contribuito anche a promuovere la cooperazione tra scienziati che vivono in regioni segnate dai conflitti. Ad esempio con la creazione dell’Organizzazione israelo-palestinese della scienza (IPSO).

Il tema del 2020

Il tema scelto quest’anno è “la scienza per e con la società per far fronte alla pandemia globale”. Il mondo è alle prese con la pandemia di COVID-19. L’UNESCO, in qualità di agenzia delle Nazioni Unite di riferimento per la scienza, sta tentando di avvicinare scienza e società. Soprattutto a rafforzare le collaborazioni scientifiche internazionali di cui c’è grande necessità.
Dal punto di vista scientifico, la risposta dell’UNESCO alla pandemia di COVID-19 è imperniata su tre pilastri.

In primo luogo, è indispensabile rafforzare la cooperazione scientifica internazionale e nazionale. Questo attraverso il libero accesso alla conoscenza scientifica e le competenze tecniche. Ma anche grazie al dialogo tra scienziati, decisori politici, industrie e professionisti della sanità, della società civile e del pubblico in generale. 

Il secondo aspetto fondamentale e indispensabile per combattere la pandemia è l’accesso ad acqua pulita e sicura e servizi igienici. L’UNESCO fornisce consulenza scientifica per garantire l’accesso a tali servizi essenziali per tutti.

Infine, è importante notare come la pressione sulla biodiversità e i suoi habitat naturali favoriscano la comparsa di *zoonosi come il COVID-19.

* Zoonosi: malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi significato più esplicativo e/o limitato. 
Antropozoonosi (malattie trasmesse all’Uomo dagli altri vertebrati). Zooantroponosi (malattie trasmesse dall’Uomo agli altri vertebrati).
Anfixenosi (malattie presenti sia nell’Uomo sia negli altri vertebrati e reciprocamente trasmissibili).

La natura e l’uomo

A tal riguardo è necessario più che mai ripensare i legami tra l’uomo e la natura.
I siti designati dall’UNESCO, come i suoi geoparchi globali (http://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/187) e le riserve della biosfera (https://www.minambiente.it/pagina/le-riserve-della-biosfera), sono strumenti potenti. Atti ad avvicinare le persone alla natura, testando e mettendo in atto approcci integrati alla conservazione della biodiversità e allo sviluppo sostenibile. 

Le riserve della biosfera

La Rete Globale è composta attualmente da 580 Riserve di Biosfera dislocate in 114 Paesi. Nasce per promuovere la collaborazione nord-sud. Ma non solo, anche per incoraggiare la cooperazione internazionale. Per incentivare il continuo monitoraggio, attraverso la condivisione e scambio di conoscenze, esperienze, building capacity e best practice.

I Geoparchi in Italia

Parco del Cilento – Vallo di Diano e Alburni

L’Italia ha 9 Geoparchi Mondiali dell’UNESCO, tutti iscritti nel 2015, quando l’iniziativa è stata lanciata, ma già presenti nella Rete Mondiale: 

– Rocca di Cerere (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2008)

– Madonie (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2004)

 Beigua (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2005)

 Adamello Brenta (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2008)

 Cilento,Vallo di Diano e Alburni (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2010)

 Parco minerario toscano (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2010)

– Alpi Apuane (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2011)

– Sesia-Val Grande (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2013)

– Pollino (membro della Rete Mondiale dei Geoparchi dal 2015)

Scegliete anche voi di investire rispettando la Terra, chiedeteci come: http://www.genesilife.it/modulo-contatti/