Trasformare le abitudini dannose per l’ambiente è semplice!

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Cambiare abitudini è una grande sfida, questo perché, una volta consolidate, è molto difficile per noi scegliere di modificarle.
Le abitudini hanno un potere enorme nella nostra vita e a un certo punto smettiamo di decidere, mettendoci in modalità off-line. Eppure ci sono azioni che svolte quotidianamente danneggiano gravemente la salute del nostro Pianeta. 
Trasformare le abitudini dannose per l’ambiente è semplice!

Le abitudini dannose

  • Non fare la raccolta differenziata dei rifiuti. 
  • Acquistare bottiglie di plastica. 
  • Lasciare i rubinetti aperti anche mentre non stiamo utilizzando l’acqua. 
  • Lasciare le luci accese nelle stanze inutilizzate. 
  • Acquistare prodotti di ogni genere senza tenere in considerazione l’imballaggio usato. 
  • Utilizzare l’automobile anche per percorrere brevi distanze. 
  • Comprare cibo in grandi quantità e sprecarlo…

Queste e molte altre azioni non solo andrebbero evitate, ma contrastate con altre positive per la salute della Terra. 

Importanza delle abitudini 

Tutti viviamo di abitudini. Anche gli uomini e le donne più irrequieti, irregolari e poco propensi a uno stile di vita regolare, hanno una “zoccolo duro” di abitudini incorporato nel loro quotidiano. 
Le abitudini che spesso censuriamo o consideriamo un segno di debolezza e di staticità, in realtà sono forti e ci danno forza. Legano i nostri comportamenti a degli automatismi che sono molto utili: per esempio a non sprecare tempo, energie, pensieri. Immaginate una delle abitudini più banali, lavarsi i denti ogni mattina: la nostra vita diventerebbe peggiore, e non di poco, se ogni mattina dovessimo riorganizzare mentalmente i nostri pensieri per ricordarci di lavare i denti e poi per farlo. 
Trasformare le abitudini dannose per l’ambiente è semplice!

Come incidono le abitudini 

Per restare al banale esercizio del lavarsi i denti, a questa abitudine se ne accompagnano altre. 
Per esempio: farlo, tenendo il rubinetto dell’acqua aperto o chiuso. Nel primo caso stiamo reiterando un’abitudine sprecona, dissennata, dannosa. Un piccolo gesto del grande catalogo dell’indifferenza. Nel secondo caso, invece, abbiamo semplicemente conquistato il traguardo di una buona abitudine, che si traduce in risparmio, attenzione per gli altri, e innanzitutto consapevolezza che le risorse del Pianeta sono finite e vanno rispettate. Siamo entrati con la più banale delle abitudini nell’universo della sostenibilità. 
Trasformare le abitudini dannose per l’ambiente è semplice!

Quanto tempo occorre per eliminare una cattiva abitudine?

Fino a qualche tempo fa si pensava che bastassero 21 giorni esatti, al massimo, per liberarsi di una cattiva abitudine. Adesso lo psicoterapeuta Richiard O’Connor, autore di fortunati saggi sulle abitudini, ha spostato il limite del tempo necessario a una media di 66 giorni. Con singoli casi dove si va dai 18 ai 254 giorni. Occorre una certa costanza, quindi!

Le abitudini che fanno bene al Pianeta 

Il mondo green viene in nostro soccorso… e visto che spesso modificare una cattiva abitudine è un’impresa davvero dura, ci propone alternative pressoché identiche alle nostre azioni quotidiane dannose! 
Pensate solo che cotton fioc, bottigliette, piatti, bicchieri e posate di plastica costituiscono la maggioranza dei rifiuti che si trovano sulle spiagge di tutto il mondo (Indagine Beach litter 2019 Legambiente per saperne di più) e che 13 milioni di tonnellate di plastica monouso finiscono ogni anno negli oceani.

A questo punto dobbiamo chiederci: vogliamo veramente arrenderci a un mare sempre più invaso dalla spazzatura? 
Cosa si può fare per invertire la rotta? 
Genesi Life desidera condividere con voi qualche suggerimento…

Tips and tricks

No alle bottiglie, sì alla borracce 

Come prima cosa, la battaglia contro i prodotti monouso non può che partire da bottiglie e bottigliette.
L’alternativa è semplice e di facile reperibilità: la borraccia. In acciaio le più diffuse, ma anche in altri materiali più insoliti per l’uso, come il nostro amato bambù. In commercio se ne trovano per tutti i gusti: colorate, termiche, personalizzate, griffate. 

Stoviglie biodegradabili 

Piatti, bicchieri e posate possono essere naturalmente riutilizzabili. Se per i pasti quotidiani è spesso normale usare stoviglie in ceramica, vetro o coccio è più difficile immaginare come fare quando si organizza un party o si riceve molta gente.  
In questo caso sceglietele biodegradabili e compostabili. Queste stoviglie hanno infatti un doppio vantaggio: rispettano la natura e facilitano il riordino a fine serata perché possono essere conferite insieme agli scarti di cibo nella pattumiera dell’umido. 
Un consiglio sul materiale? Bambù, ovviamente!

Detergenti alla spina 

Scegliete prodotti alla spina. Questi consentono sia di creare meno rifiuti, perché il flacone può essere riutilizzato tantissime volte, sia di farvi risparmiare, visto che potrete acquistare solo la quantità di prodotto di cui necessitate riducendo in questo modo gli sprechi. 

Buste per la spesa riutilizzabili 

Buste per la spesa? “No grazie”: questo dovrebbe essere un mantra!
Chi infatti vuole attuare un vero cambiamento salva Pianeta, dovrebbe partire anche dalle piccole abitudini, come quella di portare con sé borse per la spesa riutilizzabili. 

Rasoi, meglio se in acciaio 

Quanti di voi utilizzano i rasoi usa e getta? Si tratta di prodotti oramai di uso comune sia per uomini che per donne, ma con un forte impatto sull’ambiente.
Questi, infatti, da un lato dopo pochi utilizzi vengono gettati nella pattumiera “indifferenziata”, dall’altro è difficile procedere a una raccolta differenziata dei diversi componenti, perché prodotti con una parte in plastica e una in metallo, spesso non separabili (o comunque non riciclabili). Anche in questo caso, le alternative green esistono. Si può optare ad esempio per il rasoio in acciaio con lame di ricambio, che può durare anni. Un tocco vintage… che fa tendenza! 

Imballaggi di plastica

I supermercati ne sono invasi: dalla frutta alla verdura, passando per formaggi e salumi, quando si ripone la spesa in frigorifero c’è sempre molta plastica monouso per cui sono disponibili delle alternative. Preferite quindi la frutta e la verdura sfusi, mettendola voi stessi negli appositi sacchetti biodegradabili e se possibile riciclate anche il guanto. 

Quando fate la spesa, inoltre, scegliete alimenti che non siano avvolti da pellicola, ma solo dal cartoncino, in un certo senso premiando quelle marche più attente all’ambiente. Per la conservazione dei cibi a casa utilizzate piatti e stoviglie di vetro o ceramica, abbandonando definitivamente la pellicola per alimenti. 

Non riuscite a perdere l’abitudine di utilizzare la pellicola? 
Sceglietela compostabile e biodegrabile. In commercio ne esistono prodotte con cera d’api o mais, per esempio. 

La plastica monouso è anche dove non ti aspetti 

Se tutti abbiamo ben presente la plastica intesa come confezione o contenitore rigido, non sempre ci rendiamo conto di come alcuni oggetti di uso comune contengano questo polimero. 
Maglioni in pile, vestiti sintetici, padelle antiaderenti, salviette (igieniche, struccanti, per bambini), bastoncini per le orecchie… contengono plastica monouso sotto forme diverse. 

Per orientarvi tra le varie proposte prestate attenzione alle confezioni, verificando il materiale di cui sono fatti. Preferite abiti in cotone e altre fibre naturali come il bambù, igienico e traspirante, scegliete stoviglie di bambù, acciaio o pietra per la vostra cucina. 

Le idee intelligenti che amano il Pianeta

Un nuovo arrivato nel mondo green.
Lastwab, il cotton fioc riutilizzabile, in silicone e nylon medico, che non vi chiede di rinunciare a nessuna abitudine, ma semplicemente vi propone un’alternativa amica dell’ambiente. Scopritelo sul sito: https://www.innovami.news/2019/06/17/lastswab-cotton-fioc-riutilizzabile/ 

Spazzolini in bambù 

Ciascuno di noi consuma, in un anno, 5 spazzolini da denti di plastica non riciclabile. E ognuno di loro impiega mille anni per decomporsi. Gli spazzolini in bambù sono un’ottima alternativa, per i bambini ne esistono anche in versioni colorata: il bambù è il nostro materiale preferito! 

Cannucce in erba 


Erba a stelo cavo, coltivata e raccolta a mano in Vietnam. Quindi tagliata (si rigenera nel giro di un anno) in sezioni di circa 20 centimetri e disinfettata mediante ebollizione, evitando l’uso di sostanze chimiche aggressive.
Il prodotto finito è adatto sia per bevande calde che fredde… e si decompone in soli 15 giorni. 
https://www.greenme.it/consumare/riciclo-e-riuso/cannucce-ecologiche-erbai/?fbclid=IwAR2bEkDN5pWldoz8fL7vxByQNloMWzOko7NwajZ5aqWClqzmW5eZ9QzdD-M 
Le cannucce amiche dell’ambiente vengono proposte anche in acciaio e in bambù: sono lavabili, riutilizzabili, economiche… praticamente perfette!

Un gesto meno facile ma di grande impatto 

Adoperare pannolini lavabili, coppette assorbi latte riutilizzabili, assorbenti lavabili  o coppette per il ciclo mestruale può fare una grande differenza. 
Il primo dei vantaggi dell’uso dei pannolini lavabili sicuramente riguarda la salute e il benessere del bambino. I pannolini lavabili sono realizzati in cotone e lasciano traspirare la pelle, sono completamente privi di sostanze chimiche che possono causare irritazioni e arrossamenti, soprattutto nel caso di pelli molto sensibili. Inoltre hanno a cuore il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e fanno risparmiare molti soldi, dovendoli acquistare solo all’inizio. 

La coppetta mestruale

Anche nel caso della coppetta mestruale (www.organicup.com/it/) si risparmia denaro, ma soprattutto si rispetta il Pianeta. Dopo il primo blocco psicologico vi accorgerete che basta poco per cambiare radicalmente la produzione di rifiuti! 
Le alternative alle vecchie e malsane abitudini sono molte: non abbiamo più scuse per non avere cura del nostro Pianeta! 

E se volete fare un passo ulteriore, chiedeteci come investire nel mondo green: www.genesilife.it/modulo-contatti/