Giorni della Merla, tra tradizione e futuro sostenibile

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Gennaio 13, 2025
Giorni della Merla, tra tradizione e futuro sostenibile
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I Giorni della Merla, associati agli ultimi tre giorni di gennaio, sono noti nella tradizione italiana come i giorni più freddi dell’anno.

Le leggende legate ai Giorni della merla

Giorni della Merla, tra tradizione e futuro sostenibile

Perché si chiamano “i giorni della merla”?
La leggenda racconta che un tempo i merli avevano piume candide e soffici, un simbolo di purezza e bellezza. Durante i rigidi inverni, raccoglievano provviste per sopravvivere al gelo e si rifugiavano nei loro nidi, aspettando che gennaio finisse. Solo quando il sole iniziava a scaldare e i primi ciuffi d’erba spuntavano tra la neve, osavano uscire.
Un anno, però, decisero di festeggiare prima del tempo. Convinti di aver sconfitto l’inverno, iniziarono a cantare e gioire, schernendo il freddo. L’inverno, irritato da tanta spavalderia, reagì con una vendetta glaciale: una tormenta gelida spazzò via nidi e speranze. Per salvarsi, i merli trovarono rifugio nei camini delle case. Là, al caldo, riuscirono a superare quei giorni durissimi. Ma quando la tempesta si placò e uscirono di nuovo, le loro piume non erano più bianche: il fumo e la fuliggine le avevano annerite per sempre.
Un’altra versione della leggenda parla di gennaio, corto e dispettoso, che aveva solo 28 giorni e un carattere invidioso. Ogni volta che una merla dal piumaggio bianco lasciava il nido per cercare cibo, gennaio la tormentava con neve e grandine. Ma un anno la merla decise di fare scorta di cibo e di non uscire nemmeno un giorno. Quando gennaio finì, la merla si sentì al sicuro.
Indispettito, gennaio chiese a febbraio tre giorni in prestito e scatenò una tormenta di neve improvvisa. La merla, colta di sorpresa, trovò rifugio in un comignolo. Quando la tempesta finì e uscì di nuovo, le sue piume erano ormai nere come il carbone.
Si dice anche che questi giorni freddi abbiano un significato profetico: se i giorni della merla sono gelidi, la primavera sarà mite e soleggiata; se sono caldi, la bella stagione tarderà ad arrivare. Un po’ come la tradizione americana del “giorno della marmotta”: il 2 febbraio, se la marmotta esce e vede la sua ombra, l’inverno durerà ancora; altrimenti, la primavera sarà vicina.
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I giorni della merla: tradizioni e canti popolari

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A Lodi, i giorni della merla vengono celebrati con un suggestivo scambio di cori lungo le rive opposte dell’Adda. I gruppi si “chiamano” e si “rispondono” con strofe tradizionali, tra cui la celebre:
«Tra la ruca in mez a l’era, se ghe nigul se insirena»
(«Butta la rocca in mezzo all’aia, se è nuvolo verrà il sereno»).
Anche in provincia di Cremona, questa ricorrenza si arricchisce di canti popolari, che riportano in vita l’atmosfera delle antiche comunità contadine. In molti comuni è tradizione riunirsi davanti a un grande falò, sul sagrato di una chiesa o lungo il fiume, a seconda dell’usanza locale. Qui, i cori, vestiti con abiti tradizionali (gonne e scialli per le donne, tabarri e cappelli per gli uomini), intonano le melodie della merla, mentre i partecipanti degustano vino e piatti tipici.
Nel passato, anche i contadini del Friuli e del Trentino osservavano attentamente le condizioni meteorologiche durante i giorni della merla. Da queste, traevano previsioni sul clima dei mesi successivi, affidandosi alla saggezza popolare e ai segni della natura.
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Giorni della Merla: realtà o leggenda meteo?

Le credenze popolari sui Giorni della Merla come i più freddi dell’anno non trovano riscontro nei dati scientifici. Il Centro Geofisico Prealpino, che monitora il clima in Lombardia da oltre cinquant’anni, ha analizzato il periodo dal 1967 al 2015, arrivando a conclusioni sorprendenti.
Ecco i dati:
Temperatura media dei tre giorni: 3,6 °C
Media delle temperature massime: 7,3 °C
Media delle temperature minime: -0,1 °C
Confrontando queste cifre con la temperatura media di gennaio (2,9 °C), emerge che i Giorni della Merla sono in realtà più caldi rispetto al resto del mese, con un incremento di 0,7 °C. Questo smentisce la credenza popolare che li vuole i più gelidi dell’anno.
(fonte dei dati Geopop https://www.geopop.it/)
La spiegazione è semplice: man mano che gennaio avanza, le temperature tendono a salire, rendendo gli ultimi giorni del mese più miti. Ovviamente, ci possono essere variazioni locali o annuali, ma il trend generale è chiaro.
Anche se la leggenda resiste nel tempo, i dati raccontano una storia diversa, ricordandoci come la scienza possa sfidare le tradizioni più radicate.
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Tradizione e sostenibilità

Oggi, i Giorni della Merla possono ispirarci a riflettere sul nostro rapporto con il clima e l’ambiente. Come la merla cerca rifugio dal freddo, così l’umanità deve trovare soluzioni per affrontare i cambiamenti climatici.
Genesi Life si pone come un attore protagonista in questa sfida, grazie alle sue piantagioni di bambù gigante. Il bambù, una pianta estremamente versatile e sostenibile, ha una straordinaria capacità di catturare anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera, contribuendo alla mitigazione del riscaldamento globale.
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